lunedì 31 maggio 2010

L'ULTIMA DA FACEBOOK: CARO ESTINTO TI TAGGO!!


Lunedi 24 Maggio 2010 leggendo il quotidiano "leggo" di Roma ho trovato un articolo che vorrei far conoscere a tutti voi, proprio per far vedere quanto è, e sta andando avanti la tecnologia... "niente fiori ma...un post". il messaggio su internet prende il posto delle opere di bene e cerca il business dei siti dedicati al lutto e ai servizi funebri. l'australiano Frombeyond2u.com permette agli iscritti di caricare foto e messaggi che saranno on-line solo dopo il decesso, mentre lastmessagesclub.co.uk offre un servizio di testamento o deposito password da tramandare ai familiari. si può organizzare il proprio funerale, oppure predire la data di morte sempre on-line.
attento in materia di riservatezza facebook, ha messo a punto un modulo di decesso per trasformare un profilo da attivo in commemorativo. Chissà se la privacy vale anche nell'aldilà.......

RAPPORTO TRA SOCIAL MEDIA E SOCIAL NETWORK:CAPIAMOCI!!!

Ogni periodo storico è caratterizzato dalle parole chiave che si usano con maggior frequenza, o meglio, delle parole che diventano "chiave", a volte inspigabilmente.
si tratta di quelle parole che non si può fare a meno di usare: o per parlarsi tra esperti, o per darsi un'aria di competenza, o per avere la sensazione d'essere nel giro parlando lo stesso gerco.
questo è il periodo in cui le definizioni di social media e social network a volte vengono tradotti in italiano come Reti Sociali e Media Sociali, ma si sente subito che non soddisfano l'orecchio, io per esempio preferisco la terminologia inglese.
Social media è un termine generico che indica tecnologia e pratiche on-line che gli utenti adottano per condividere contenuti testuali, immagini, video e audio.
un social network è una rete di persone mentre un social media è uno strumento on-line, questi sono diventati molto popolari perchè permettono alla gente di connettersi con il mondo on-line per stabilire relazioni di tipo personale o lavorativo.

IMMIGRATO DIGITALE

Un immigrato digitale è un individuo che è cresciuto senza tecnologia, ma ha cercato di adottarla in seguito proprio come me..........
i termini nativo digitale e immigrato digitale, quindi, si riferiscono ovviamente al periodo di tempo in cui è nata una persona.

domenica 30 maggio 2010

NASCERE DIGITALE



Un nativo digitale è una persona per la quale le tecnologie digitali esisteva già quando erano nati e, di conseguenza è cresciuta con digitale tecnologia.
La generazione nata negli anni '90 è cresciuta in un ambiente pienamente digitale: internet, videogiochi, smartphone, social network, sono per i nativi digitali pane quotidiano. coloro che sono nativi digitali non ricordano un modo in cui sono state stampate e inviate lettere, a differenza degli immigrati digitali.

domenica 9 maggio 2010

BLOG

I blog, visto la loro facilità di realizzazione, mi hanno consentito facilmente di creare uno spazio personale in rete.
la parola blog è la contrazione di weblog, unione dei termini web e log, che può essere tradotta con l'espressione DIARIO DI BORDO SU INTERNET. al termine sono riconducibili:
- blogger: chi realizza, organizza e gestisce i contenuti di un blog
- blogsfera: l'insieme dei blog presenti in rete.
la gestione e la creazione di questo mio blog personale, devo dire, mi ha portato a considerare internet come una fonte di risorse di culture, a coltivare collaborazione in presenza e a distanza, imparare a condividere idee e risorse.

sabato 8 maggio 2010

LA COMUNICAZIONE MEDIATA DAL COMPUTER

Il linguaggio non è un attributo esclusivo dell'uomo, bensi un carattere che egli può condividere fino a un certo grado con le macchine da lui costruite.
generalmente noi crediamo che la comunicazione e il linguaggio siano diretti da parsona a persona; ma, lo sviluppo tecnologico nel campo delle trasmissioni elettroniche ha scaturito una vera e propria rivoluzione nel campo delle comunicazioni. la trasmissione dei dati in formato digitale è riuscita ad abbattere alcuni dei vincoli delle comunicazioni tradizionali.
si parla di comunicazione mediata dal computer, quando, appunto, usando un computer è possibile avviare e sostenere uno scambio comunicativo a distanza.

TEORIE DELL'APPRENDIMENTO MULTIMEDIALE


Per affrontare gli aspetti psicologici dell'apprendimento multimediale occorre innanzitutto chiarire che la multimedialità non è soltanto uno specifico modo di presentare contenuti, ma anche un peculiare processo cognitivo dinamico che comporta l'acquisizione di contenuti.

le teorie sull'apprendimento multimediale si concentrano sul tentativo di spiegare un risultato sperimentale interessante: si registrano livelli di apprendimento più alti nei soggetti esposti a stimoli multimediali.

fra i modelli utilizzati nella spiegazione dell'apprendimento multimediale troviamo diverse teorie:

-TEORIA DELLA DOPPIA CODIFICA (Paivio, 1991);

Paivio sostiene l'esistenza di due macrosistemi che presiedono all'elaborazone dell'informazione: il sistema verbale per le parole e il sistema non verbale per le immagini.

-TEORIA DEL CARICO COGNITIVO (Chandler e Sweller, 1991);

gli esperimenti condotti da questi due studiosi mostrano che l'efficacia dell'apprendimento multimediale è confermata soltanto se vengono eliminate informazioni inutili.

-TEORIA DELLE RAPPRESENTAZIONI MULTIMEDIALI (Schnotz 2001);

Schnotz descrive l'apprendimento multimediale come l'interazione tra rappresentazioni esterne ed interne. le rappresentazioni esterne sono di due tipi: il testo come rappresentazione descrittiva e le figure o rappresentazioni pittoriche. le rappresentazioni interne, invece, appartengono alla dimensione del soggetto e coincidono con le immagini mentali.

Un modello particolare è quello di Mayer (2001), il quale introduce il concetto di elaborazione "attiva" che sancisce l'imprescindibilità della partecipazione attiva dello studente che opera attraverso la selezione, l'organizzazione e l'integrazione del materiale con le sue conoscenze pregresse.

fondamentali nell'apprendimento multimediale sono la memoria e la comprensione.

LA RIVOLUZIONE DIGITALE


Nella seconda lezione si è data molta importanza al passaggio del web 1.0 al web 2.0 come chiave di volta della rivoluzione digitale.

Praticamente, fino agli anni '90, con il web 1.0 per quanto riguarda gli scambi di informazine, l'utente poteva partecipare soltanto come fruitore, la gestine era riservata ad un esperto.

Con il passaggio al web 2.0, l'utente può usufruire del nascosto, che nel web 1.0 era riservato all'esperto. Semplicemente l'utente entra nella rete, anche sociale e crea comunità; l'utente non è più solo fruitore, ma esprime se stesso e afferma la sua identità diventando amministratore, producendo conoscenza e collaborazione.

In questo processo diventa centrale il concetto di rete.